Tecniche e pratiche di management dell'innovazione

Open innovation

Paradigma di lavoro opera iniziale del Professor Henry Chesbrough della Università di Berkeley.
*

Descrizione

Paradigma di lavoro per il quale l’organizzazione deve necessariamente rendere permeabile il proprio perimetro per raccogliere spunti, competenze e risorse dall’esterno, così come per sfruttare al meglio le proprie idee, competenze e risorse sotto-utilizzate mettendole a fattor comune con partner esterni.

La teoria dell’Open Innovation è opera iniziale del Professor Henry Chesbrough della Università di Berkeley.

Beneficio atteso
3
/3
Maturità
4
/5

Elementi di valore

  • ­Accesso a competenze e capacità non presenti in azienda.
  • ­Accelerazione del time-to-market.
  • ­Efficientamento degli investimenti.
  • ­Costruzione di un elemento valoriale su cui posizionare il brand.
  • ­Collaborazione verso la risoluzione di problematiche complesse di interesse sistemico.

Fattori critici di successo

  • ­Abbandonare la sindrome del «not invented here» e le preoccupazioni circa la perdita di vantaggio competitivo rispetto allo sviluppo indipendente.
  • ­Gestire opportunamente le tematiche di proprietà intellettuale.

Nota metodologica

Le tecniche presenti nella ricerca sono presentate lungo cinque dimensioni: beneficio, maturità, descrizione, elementi di valore e fattori critici di successo.

La descrizione presenta in sintesi la tecnica in oggetto. Gli elementi di valori evidenziano i principali benefici attesi dall’utilizzo della tecnica. I fattori critici di successo sono indicazioni chiave per il pieno raggiungimento dei benefici attesi.

Descrizione, elementi di valore e fattori critici di successo contengono informazioni emerse dalla ricerca condotta da Gartner, arricchite dalla nostra esperienza e contestualizzate sul mercato.

Beneficio e maturità sono due indici da noi redatti per rendere immediata la comprensione della tecnica, pur dando una interpretazione fedele della metodologia Hype Cycle.

La maturità della tecnica è descritta con un indice da 1 a 5, che coincide con le fasi di sviluppo dell’innovazione secondo la metodologia Hype Cycle (i.e.: innovation trigger, peak of inflated expectations, trough of disillusionment, slope of enlightenment, plateau of productivity).

Il beneficio atteso dalla tecnica è  descritto con un indice da 1 a 3, dove 3 indica l’attesa di significativi incrementi di ricavi o riduzione di costi dall’uso della tecnica, mentre 1 indica la difficoltà di correlare l’utilizzo della tecnica a incrementi di ricavi o riduzione di costi.

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