Distinguere l’innovazione dal miglioramento e dallo sviluppo

27/2/2024
Distinguere l’innovazione dal miglioramento e dallo sviluppo

L’azienda che affronta un percorso di strutturazione della propria governance dell’innovazione, anche al di fuori del perimetro di un sistema di gestione dell’innovazione a norma ISO 56000, incontra necessariamente una tappa del percorso in cui interrogarsi su cosa sia innovazione e cosa sia miglioramento.

E, dal definire e comunicare chiaramente cosa sia innovazione e cosa sia miglioramento nella propria organizzazione passa infatti il successo o meno del sistema di gestione dell’innovazione e la sopravvivenza della figura, o delle figure, che sono responsabili di guidare l’innovazione aziendale (i.e.: Innovation Manager).

Interrogarsi e trovare una risposta, specifica per la propria organizzazione, su cosa sia innovazione e cosa sia miglioramento permette, nella pratica, di definire il campo di applicazione del sistema di gestione dell’innovazione o, comunque, dell’innovazione in azienda e gli strumenti pratici per valutare se gli spunti innovativi possano effettivamente essere considerati opportunità di innovazione per l’azienda.

La norma ISO 56000 “Gestione dell'innovazione - Fondamenti e vocabolario” indirizza l’azienda nel ricercare le risposte alla domanda fornendo una preziosa indicazione sulla differenza tra innovazione e miglioramento.  

Il miglioramento può risultare, per esempio, in un miglioramento delle prestazioni di un prodotto o processo. Sia un'innovazione sia un miglioramento realizzano valore ed entrambi comportano cambiamenti. I concetti sono in parziale sovrapposizione, ma il miglioramento è limitato alla modifica di un'entità esistente, laddove sono disponibili misurazioni significative del suo stato originario (generalmente in condizioni di minore incertezza).
Un'innovazione può anche comprendere l'introduzione di una nuova entità che non esisteva prima (generalmente in condizioni di maggiore incertezza). Infine, i miglioramenti che utilizzano approcci esistenti e metodi e soluzioni conosciuti, non generano solitamente innovazioni.

E, ancora, sulla differenza tra innovazione e sviluppo.

Lo sviluppo comprende attività sistematiche per trasformare i requisiti in caratteristiche specifiche di un'entità, attingendo dalle conoscenze esistenti acquisite dalla ricerca e dall'esperienza pratica. In generale, ciò significa fare evolvere prodotti, servizi, processi, modelli, metodi nuovi o esistenti, e così via, sulla base di requisiti determinati, utilizzando i processi operativi.
I processi di sviluppo possono generare innovazione, ma sono spesso ottimizzati per, e quindi limitati a, innovazioni di tipo incrementale o di supporto, per esempio la graduale estensione delle offerte esistenti per soddisfare gli utilizzatori esistenti. I processi di innovazione sono spesso necessari ad integrare i processi di sviluppo esistenti, al fine di introdurre offerte nuove e decisamente differenti verso nuovi utilizzatori, con esigenze e aspettative stabilite o non stabilite.

Queste due definizioni fanno ordine, ad alto livello, su quale debba essere il campo di applicazione dell’innovazione in azienda, chiarendo inoltre che l’azienda innova e si innova anche al di fuori del perimetro del sistema di gestione dell’innovazione, in una accezione di sviluppo o miglioramento.

Nelle aziende in cui è presente un processo di innovazione people-driven, quindi originato dall’ampia partecipazione di tutte le persone al processo di innovazione con le proprie idee e i propri spunti, chiarire e comunicare il perimetro dell’innovazione, definendone la relazione con lo sviluppo e il miglioramento, è uno snodo ancora più cruciale.

Solo attraverso una chiara definizione della differenza tra innovazione e miglioramento è infatti possibile coinvolgere in modo proficuo le persone, che quindi scelgono di partecipare ad un gioco in cui le regole sono chiare.

Definizione che, oltre ad essere chiara, deve essere chiaramente comunicata e deve essere supportata da strumenti operativi per valutare in modo ripetibile quali idee o spunti siano opportunità di innovazione coerenti con il perimetro dell’innovazione e quali no.

Partendo dunque dalle definizioni della norma ISO 56000 “Gestione dell'innovazione - Fondamenti e vocabolario”, per il successo del sistema di gestione dell’innovazione ogni azienda è chiamata a:

­ porsi obiettivi ambiziosi per l’innovazione aziendale, connotandola chiaramente rispetto alle attività di miglioramento e sviluppo già in essere;

­ comunicare chiaramente questi obiettivi e, quindi il campo di applicazione;

­ definire strumenti di valutazione delle opportunità di innovazione, per accogliere nel portfolio di innovazione che è coerente con l’ambizione aziendale e con la definizione stessa di innovazione.

Come questo trovi riscontro in casi reali lo si può approfondire, ad esempio, nei casi studio di Bormioli Pharma e di Artsana raccontati nell’edizione 2023 del Libro Bianco dell’Innovation Management.

Chief Innovation Officer

Ultimi articoli

Lapetre e Bormioli Pharma insieme per l’innovazione aperta nel comparto farmaceutico

Lapetre e Bormioli Pharma insieme per l’innovazione aperta nel comparto farmaceutico

Dall’ascolto del paziente alla co-ideazione delle soluzioni del futuro insieme con le principali case farmaceutiche italiane.
Articolo
Presentato alla conferenza ISPIM il paper su strategic risk management in innovation

Presentato alla conferenza ISPIM il paper su strategic risk management in innovation

La conferenza annuale della International Society for Professional Innovation Management è stata l’occasione per confrontarsi su interpretazione e approcci pratici alla gestione dei rischi strategici di innovazione.
Articolo
Successo per l'Innovation Management Forum 2024: ai tavoli oltre 120 leader dell'innovazione per discutere il futuro dell'AI e delle sue applicazioni

Successo per l'Innovation Management Forum 2024: ai tavoli oltre 120 leader dell'innovazione per discutere il futuro dell'AI e delle sue applicazioni

Dall’esito di queste dissertazioni, verrà redatto un Libro Bianco, un prezioso documento con cui supportare i percorsi istituzionali di definizione delle strategie nazionali per l’intelligenza artificiale.
Articolo