Chief Innovation Officer: chi è e come lo si diventa

Chief Innovation Officer: chi è e come lo si diventa

Il Chief Innovation Officer è la figura apicale dell’innovazione in azienda, tipicamente presente in contesti aziendali strutturati dove è frequente trovare figure quali, ad esempio, il Chief Marketing Officer (CMO) e il Chief Operating Officer (COO).

Questo non esclude che possa essere presente anche in contesti aziendali di dimensioni più contenute, ma siccome in questi ultimi la struttura organizzativa è meno articolata, spesso la figura del Chief Innovation Officer non è formalizzata e la responsabilità di guidare l’innovazione aziendale è in capo all’Amministratore Delegato o al responsabile di una funzione, quale potrebbe essere il Marketing, l’IT o la Ricerca e Sviluppo.

Nelle aziende meno strutturate, il ruolo di Chief Innovation Officer e di Innovation Manager sono spesso usati in modo sovrapposto, in quanto la figura responsabile dell’innovazione oltre a guidare l’innovazione, ruolo tipicamente riservato al Chief Innovation Officer, la attua giorno dopo giorno, che è la responsabilità tipica dell’Innovation Manager.

Che esista formalmente la figura o che venga ricoperta informalmente da una persona in azienda con un ruolo nominalmente diverso, serve in ogni caso cogliere appieno chi è il leader dell’innovazione in azienda e come lo si diventa.

Chi è il Chief Innovation Officer

Il Chief Innovation Officer è colui che, come detto, guida l’innovazione aziendale.

E’ dunque una figura dirigenziale che ha la responsabilità di definire la strategia di innovazione e il suo modello di governo, di costruire il team di gestione dell’innovazione aziendale, di redigere e monitorare il budget di spesa per gestire l’innovazione, e di pianificare le attività di innovazione assicurandone l’esecuzione.

Nella lingua italiana è il Direttore Innovazione ed ha quindi compiti, nella propria area di competenza, comparabili a quelli dei Direttori delle altre funzioni, come ad esempio il Direttore Marketing, il Direttore Vendite e il Direttore Acquisti.

Per quanto detto fino a qui, è quindi tipicamente a riporto dell’Amministratore Delegato ed è supportato da un team di persone con obiettivi legati alla gestione operativa delle attività di innovazione aziendale.

Con l’avvento della serie di Standard ISO 56000, è colui che assicura che l’innovazione aziendale sia gestita seguendo le best practice internazionali di riferimento, partendo dall’imprescindibile Standard ISO 56002.

Nelle aziende meno strutturate, nelle quali non è contemplata la presenza di questa figura, tutto quanto delineato fino ad ora sul profilo del Chief Innovation Officer rimane vero, ma va pensato quale ulteriore ambito di responsabilità di una figura aziendale che ricopre formalmente un altro ruolo, più tipico delle organizzazioni aziendali tradizionali.

Come si diventa Chief Innovation Officer

Per diventare Chief Innovation Officer non esistono percorsi codificati, come probabilmente non esistono percorsi codificati per avviarsi alla carriera di Direttore delle altre funzioni aziendali chiave.

Per diventare leader dell’innovazione aziendale è importante dunque costruirsi un profilo manageriale “rotondo”, grazie ad esperienze professionali che permettano di conoscere a fondo le dinamiche di innovazione in azienda e gli ecosistemi di innovazione in cui le aziende sono inserite.

Il Chief Innovation Officer, oltre ad avere il profilo manageriale adatto al ruolo, ha una profonda conoscenza dell’azienda in cui opera e delle proprie dinamiche. Affinché l’azienda acquisisca piena sensibilità e capacità di innovazione serve impostare e credere in un percorso pluriennale di cambiamento, che per essere efficace deve essere guidato appunto dalla profonda conoscenza dell’ambiente aziendale.

Ulteriore elemento fondamentale per diventare leader dell’innovazione aziendale è la formazione tecnico-manageriale perché, in aggiunta alla formazione e sperimentazione sul campo nel gestire dell’innovazione, è fondamentale costruire solide basi tecnico-manageriali per farlo, basi che vengono costruite partecipando a percorsi formativi specializzati.

La nostra academy, in questo senso, è stata tra le prime a costruire percorsi di formazione per formare la nuova generazione di professionisti dell’innovazione, quelli che operano con alle spalle il riferimento solido dei nuovi Standard internazionali.

Il percorso formativo principe per acquisire gli strumenti manageriali e operativi per guidare le imprese con sicurezza e professionalità verso la piena maturità di gestione dell'innovazione, secondo le best practice internazionali ISO 56000, è il Master Executive in Innovation Management.

Il Master Executive si sviluppa lungo otto incontri ed affronta tutti i temi cardine per gestire l’innovazione aziendale: dal disegno del modello di governo alla gestione della proprietà intellettuale e della conoscenza.

Oltre a tutto quanto detto fino qui, Chief Innovation Officer lo si diventa ogni giorno sul campo, perché per ricoprire questo ruolo la passione gioca un ruolo fondamentale, forse più di quella che serve per ricoprire altri ruoli perché le aspettative che l’azienda ripone verso l’innovazione e il suo leader sono sicuramente molto alte e il contesto esterno giornalmente mutevole.

Chief Innovation Officer nella piccola e media impresa

Un ulteriore approfondimento sul ruolo del Chief Innovation Officer nella piccola e medio-piccola impresa è doveroso.

Questo segmento di impresa, che costituisce gran parte del tessuto economico del Paese, ha una struttura organizzativa non particolarmente articolata e numeriche di personale ridotte.

Qui, dove è presente una figura dedicata (più o meno) all’innovazione, è comune trovare la figura dell’Innovation Manager, cui vengono assegnati compiti prevalentemente legati alla realizzazione di progetti di innovazione emanazione delle volontà della Direzione Aziendale.

In questo contesto l’Innovation Manager ha un ruolo di braccio operativo dell’innovazione e quindi meno di leader della stessa. I compiti tipici del Chief Innovation Officer sono prevalentemente in capo alla Direzione Aziendale, con modalità e dinamiche assolutamente destrutturate.

L’Innovation Manager, che invece vorrebbe maggiore autonomia e struttura, non deve abbattersi. La nascita del contesto ISO 56000 può rappresentare la leva per dare maggiore ampiezza al proprio ruolo ed accrescere le proprie responsabilità.

Infatti, l’azienda che, spinta dalla presenza di best practice internazionali, sceglie di intraprendere il percorso per strutturare al meglio la propria innovazione, dovrà necessariamente dare un approccio sistemico e maggiore struttura alle proprie attività a beneficio dei risultati ottenuti e tutti gli attori coinvolti, sia interni sia esterni.

Ceritificazione Innovation Manager UNI 11814

Nel contesto normativo italiano, la norma UNI 11814: 2021 chiama Innovation Manager la figura apicale dell'innovazione in azienda, con compiti tipici del Chief Innovation Officer.

La norma UNI 11814 definisce, in Italia, compiti e requisiti di conoscenza, abilità e autonomia dell'Innovation Manager, sulla base dei quali è possibile certificare la propria professionalità.

Il processo di certificazione è molto strutturato e mira ad indagare il possesso dei prerequisiti e delle competenze per poter svolgere la professione, tramite un percorso di valutazione che prevede una prova scritta, una pratica e una orale.

Lapetre, oltre ad offrire percorsi formativi di eccellenza nel management dell'innovazione, offre a professionisti ed aziende il servizio di certificazione Innovation Manager UNI 11814 in qualità di Organismo di Valutazione per conto di CEPAS, l'Istituto di Certificazione delle Competenze e della Formazione parte di Bureau Veritas, dal 1828 leader a livello mondiale nei servizi di ispezione, verifica di conformità e certificazione.

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